A San José, una parte della delegazione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ha partecipato alla grande manifestazione che si è svolta nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre).
La Manifestazione è stata molto partecipata e piena di energia, dall’indignazione, dalla denuncia e dalla richiesta di una società radicalmente non violenta.
Migliaia di giovani e meno giovani, decine di organizzazioni, dalle zone rurali e dalla capitale, gruppi di animazione di strada, musica e batteria.
C’erano ministre e alcuni ministri, rappresentanti delle istituzioni, le nostre amiche della Women’s International League for Peace and Freedom (WILPF) e anche Mondo senza Guerre e senza Violenza (MSGV).
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Gli organizzatori hanno dato la parola a Montserrat Prieto
Alla fine, gli organizzatori hanno dato la parola a Montserrat Prieto, che ha ribadito l’impegno della Marcia Mondiale nella lotta per i diritti delle donne e ha rafforzato l’impegno a convocare manifestazioni, con il tono festoso che le caratterizza, l’8 marzo 2020 in tutte le città in cui ha attraversato il suo cammino.
A Santa Cruz de Guanacaste c’è stata anche una marcia per le strade della città, con manifestazioni contro la violenza contro le donne, dove la Marcia Mondiale ha partecipato unendosi a questo grande movimento. L’evento si è concluso presso il Centro Civico per la Pace di Santa Cruz, dove gli organizzatori hanno anche dato accoglienza ufficiale ad un’altra parte dell’Equipe Internazionale ddel 2° MM.
Con la presenza del Sindaco del Comune, dei rappresentanti della Rete contro la violenza domestica, di numerose organizzazioni e di
un gran numero di partecipanti, molti dei quali vicini del cantone che vi hanno marciato.
Le giovani donne della rete VIF hanno usato l’arte come forma di espressione
Giovani donne di diversi programmi sviluppati dalla Rete VIF hanno usato l’arte come espressione di ripudio di un sistema violento che le nuove generazioni hanno deciso di trasformare installando in essa la cultura della nonviolenza.
Doriam Chavarría, vice-diano dell’Università Nazionale Sede Chorega, ha partecipato alla Marcia e agli eventi culturali. Doriam Chavarría, così come l’amministrazione del centro civico del PCC, si è impegnato a svolgere attività simultanee e precedenti l’8 marzo per celebrare la Giornata Internazionale della Donna e la conclusione del 2MMM una volta che ha viaggiato sul pianeta.
Infine hanno intrattenuto tutti con un delizioso pranzo popolare.
Così, in un’America Centrale tormentata dalla violenza di ogni tipo e in particolare dalla violenza maschile, in diversi paesi si assiste ad un movimento per la nonviolenza che nasce dal femminismo che apre la prospettiva di una nuova situazione delle donne in America Latina.
Testi: Pedro Arrojo e Geovanni Blanco
Fotografíe: Montserrat Prieto e Geovanni Blanco
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