Alle ore 10.30 eravamo nella sale conferenze (ex Nilde Iotti) di Montecitorio per raccontare l’inizio della seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.
Abbiamo avuto modo di vedere le prime immagini che ci sono arrivate da tutta Italia di tutti gli eventi che si sono organizzati per festeggiare la partenza della seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nella Giornata Mondiale della Nonviolenza, nel 150° anniversario della nascita di Gandhi, a dieci anni dalla prima Marcia Mondiale.
Tutti noi abbiamo un ruolo, un esperienza ma siamo innanzitutto Esseri Umani.
Questa è la Marcia Mondiale degli esseri umani. Si è molto sottolineato quest’aspetto. Tutti noi abbiamo un ruolo, un esperienza ma siamo innanzitutto Esseri Umani.
Si è voluto ricordare un passo del discorso del 4/5/1969 di Mario Rodríguez Cobos (Il Saggio delle Ande):
“Se sei venuto ad ascoltare un uomo che si suppone trasmetta la saggezza, hai sbagliato strada, perché la saggezza non si trasmette né attraverso i libri né attraverso i discorsi; la vera saggezza sta nel fondo della tua coscienza, così come l’amore vero sta nel fondo del tuo cuore.
Se sei venuto spinto dai calunniatori e dagli ipocriti ad ascoltare quest’uomo con il fine di usare ciò che ascolti come argomento contro di lui, hai sbagliato strada, perché quest’uomo non è qui per chiederti niente né per usarti, perché non ha bisogno di te.”
Di Rafael de la Rubia (il promotore della Marcia Mondiale e coordinatore internazionale della prima e della seconda Marcia Mondiale) è stato citato un passaggio della sua intervista del novembre 2018 quando ci fu il lancio della Marcia Mondiale a Madrid durante il Forum mondiale sulla Violenza Urbana.
Quello che vogliamo veramente sono persone che hanno un bisogno, che hanno un problema, o che hanno un’ispirazione, o che hanno l’intuizione che si potrebbe fare qualcosa. Noi le incoraggiamo a metterlo in pratica, a buttarsi, ma facendolo in piccolo. Le spingiamo a fare un’azione piccola, a osservarla, misurarla e poi ampliarla, ad aumentare la quantità di persone, città o luoghi e anche la qualità. Quindi cominciamo da una dimensione piccola, ma aspiriamo a ingrandirci. Conosciamo la frase “pensare globalmente e agire localmente”; potremmo riformularla dicendo che è necessario “agire localmente pensando di agire globalmente”.
La Marcia Mondiale ha tra i suoi obiettivi la diffusione della cultura della Pace
La Marcia Mondiale ha tra i suoi obiettivi la diffusione della cultura della Pace e della Nonviolenza, il disarmo-in particolare quello nucleare, la difesa dell’ambiente e la valorizzazione delle diversità.
Durante l’evento è stato proiettato “L’inizio della fine delle armi nucleari”, un’opera prodotta dall’agenzia stampa internazionale Pressenza in occasione del secondo anniversario dell’approvazione del Trattato ONU sul Disarmo Nucleare (campagna ICAN, premio Nobel per la Pace 2017). Il documentario aspira a contribuire all’obiettivo di giungere alla fine della Marcia Mondiale alla ratifica del TPAN da parte di 50 paesi in modo da renderlo vincolante.
Nel suo saluto Tony Robinson, il produttore, ha sottolineato: “Il mondo in cui viviamo oggi è governato dai bulli che ci intimidiscono con queste armi nucleari.
E pensano che solo perché ce l’hanno, hanno il diritto di averle per sempre. E la comunità internazionale sta dicendo di no che non basta. E iniziative come la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza danno alla gente il potere di dire ai popoli del mondo, di mostrare agli altri popoli del mondo che possiamo resistere a questi prepotenti”
“quanto è stato fatto con il TPAN ma quanto ancora c’è da concretizzare”
Fulvio Faro (della Casa Umanista di Roma) ci ha ricordato quanto è stato fatto con il TPAN ma quanto ancora c’è da concretizzare.
Incontri come quello del 3 ottobre hanno l’intento non solo di far conoscere opere significative come “L’inizio della fine delle armi nucleari” (premio Accolade 2019), ma unire sempre più le forze istituzionali con la società civile, i semplice cittadini per costruire insieme mondo veramente libero dalla minaccia nucleare.
Beatrice Fihn,…della campagna ICAN nel documentario ha evidenziato quanto siano rapidi certi cambiamenti che fino a poco tempo fa erano veramente impossibile. Perché non potrebbe essere lo stesso con le armi nucleari? Il trattato Onu del 7/7/2017 ne è una concreta testimonianza.
L’Onorevole Lia Quartapelle, apprezzando molto il valore dell’opera proiettata, ho ribadito che è possibile unendo le forze. E’ stato così in Italia con la vendita delle armi nello Yemen. “Dobbiamo continuare in questo cammino insieme” ha concluso la parlamentare.
Sempre il 3 Ottobre presso il Campus Einaudi di Torino si è tenuta la riunione “Europa senza armi nucleari: un sogno diventato realtà”.
Con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sul pericolo delle armi nucleari, uno dei fattori che unito al cambiamento climatico potrebbero portare all’estinzione dell’umanità, è stato organizzato da un coordinamento di cittadini, associazioni, organizzazioni e istituzioni locali contro l’Atomica, tutte le Guerre e il Terrorismo, moderato da Zaira Zafarana (Ifor) che ha ricordato la partenza della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza durante il suo discorso all’ONU a Ginevra(*).
Nel suo intervento Patrizia Sterpetti, presidente di Wilpf Italia ha sottolineato quanto sia importante la conoscenza di quel che ci circonda e là dove i media tradizionali non arrivano c’è altro. Ci sono realtà che con il loro passaparola possono dare una visione realistica di quel che accadde intorno a noi.
Insieme tutto è possibile. Il 2 ottobre è partita dall’India un altra marcia (la Jai Jagat) che cercherà di arrivare dopo un anno di cammino a Ginevra attraversando una parte dell’Asia e qualche paese dell’Europa. I due cammini si incontreranno fisicamente tra qualche mese.
Hanno in comune il profondo spirito di pace, di giustizia, di nonviolenza.
Hanno in comune il profondo spirito di pace, di giustizia, di nonviolenza. Rafael de la Rubia nel suo discorso di partenza al km “0” della Marcia Mondiale Pace Nonviolenza ci ha fatto molto riflettere con le sue parole.
“Va detto che questo non è solo un viaggio periferico attraverso la
pelle del pianeta, attraverso la pelle della terra. A questo camminare per strade, luoghi, paesi….. si può aggiungere un viaggio interno,attraversando gli angoli e le fessure della nostra esistenza, cercando di abbinare quello che pensiamo con quello che sentiamo e con quello che facciamo, per essere più coerenti, acquisire più significato nella nostra vita ed eliminare la violenza interna”.
Tutti si possono mettere in cammino verso la loro pace, quella dell’animo che porta veramente a un mondo senza guerre.
Redattrice: Tiziana Volta.
Nelle foto:
- Nell’intestazione, proiezione del documentario “Il Principio della Fine delle Armi Nucleari”.
- Nella prima, vediamo Tiziana Volta, Coordinatrice per l’Italia della 2ª Marcia Mondiale
- Nella seconda, Patrizia Sterpetti, presidente di Wilpf Italia insieme a Tiziana Volta.