Riassunto sugli incontri a Brescia con istituzioni e associazioni

Riassunto sugli incontri del 12.10.23 tenuti a Brescia con istituzioni ed associazioni

Lo Staff stampa dei 22 denuncianti

Giovedì 12 ottobre c.m. una delegazione formata da 5 attivisti pacifisti ha incontrato le istituzioni ed importanti associazioni bresciane. Al centro dei colloqui la presentazione della Denuncia depositata il 2 ottobre da 22 attivisti contro la presenza di armi nucleari in Italia.

Obiettivo degli incontri era, in primo luogo, consegnare la denuncia agli interlocutori entrando nel merito del suo significato e sollecitare un suo approfondimento ed una sua divulgazione, in secondo luogo, sollecitare la definizione e la presentazione del Piano di sicurezza per la popolazione di fronte ai rischi che presenta il dispiegamento di armi nucleari nell’aeroporto di Ghedi.

La delegazione degli attivisti era composta dai bresciani Giuseppe Corioni, Luigino Beltrami e Franco Loschi, di “Donne e Uomini Contro la Guerra” e “Centro Sociale 28 maggio”, nonché dall’avvocato Ugo Giannangeli e dal dott. Elio Pagani di Abbasso la Guerra OdV, con sede a Venegono (Varese), tra i promotori della iniziativa.

Alla Prefettura Brescia l’incontro si è svolto con la Vicecapo di Gabinetto dott.ssa Anna Frizzante, in rappresentanza del Prefetto.

Alla Provincia Brescia, con il Capo di Gabinetto Andrea Ratti e il Consigliere con delega al 3° Settore Marco Apostoli.

Al Comune Brescia, con il Presidente del Consiglio Comunale di Brescia Roberto Rossini.

La delegazione si è incontrata poi con il Segretario della CGIL Brescia, Francesco Bertoli e con il Presidente dell’ANPI Brescia, Lucio Pedroni.

In tutti gli incontri la delegazione ha consegnato copia del libro “Parere giuridico sulla presenza di armi nucleari in Italia”, frutto di uno studio assegnato nel 2021 da 22 associazioni locali e nazionali alla sezione italiana di IALANA, una associazione internazionale di avvocati contro le armi nucleari e pubblicato da Multimage.

Negli incontri Beppe Corioni ha sempre sottolineato l’urgenza di liberarci dalle armi nucleari USA – NATO dispiegate in territorio nazionale a Ghedi ed Aviano e la necessita di avere un Piano di sicurezza per la popolazione che vive nell’area, considerando comunque che una esplosione nucleare bellica o accidentale causerebbe tra i 2 e i 10 milioni di morti in Lombardia.

Elio Pagani ha illustrato come è nata la necessità di verificare la illegalità o la legalità della presenza di armi nucleari e come poi si è giunti a depositare la Denuncia, sottolineando come questa sia una iniziativa parallela alla richiesta al Governo di sottoscrivere e ratificare il Trattato di Proibizione delle armi nucleari, che peraltro comporterebbe la loro rimozione in tempi brevi. L’avvocato Ugo Giannangeli ha sottolineato l’alta qualità della decina di avvocati, penalisti e non, che han predisposto e depositato la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, ed ha tratteggiato la grande articolazione della stessa, citando le principali norme internazionali e nazionali che, a giudizio dei denuncianti, sono state violate. Entrando nel merito ha riferito che questa denuncia chiede alla magistratura di accertare la presenza delle armi nucleari in Italia, di verificarne la illegittimità ed individuarne i responsabili.

Interno della base di Ghedi.
Al centro c’è una bomba B61, in alto a sinistra c’è un Tornado MRCA, che passo dopo passo viene sostituito da F35 A’s.

La rappresentante della Prefettura ha mostrato molto interesse al contenuto e agli obiettivi della denuncia chiedendo di poterla avere anche in formato digitale comprensiva dei 12 corposi allegati alla stessa. Circa le sollecitazioni ad avere un Piano di emergenza e di sicurezza, ha ricordato che un Piano per il territorio è in elaborazione e che i ritardi sono imputabili alla complessità delle materie nonché al coinvolgimento di molti enti. Si è impegnata a sollecitare la sua definitiva stesura ed approvazione.

Anche i rappresentanti della Provincia di Brescia hanno ascoltato con attenzione le comunicazioni della delegazione, in particolare si sono dichiarati favorevoli a mettere a disposizione del Presidente e dei Consiglieri il testo della Denuncia per aprire una discussione in merito, cogliendone la correlazione con la Campagna per il TPNW. Il Consigliere Marco Apostoli si è impegnato a verificare la possibilità che durante il Festival della Pace vi sia uno spazio anche per informare circa questa iniziativa.

L’incontro col rappresentante del Comune di Brescia avrà una continuazione il 19 ottobre per l’impossibilità di un adeguato approfondimento dei temi sul tavolo.

Il Segretario della CGIL bresciana, che ha accolto la delegazione negli uffici della sede centrale ha anch’egli mostrato un interesse nei confronti della iniziativa e farà avere ai segretari di tutte le categorie copia della denuncia in modo da aprire un dibattito sulla stessa.

Il Presidente dell’ANPI ha garantito che investirà la sua associazione di una discussione sul tema nell’ottica di trovare modalità di azione utili a far conoscere l’iniziativa e a sostenerla.

La delegazione di attivisti pacifisti dà una valutazione positiva degli incontri ed invita tutte le realtà pacifiste ed antimilitariste a svolgere iniziative analoghe a questa, a partire da Pordenone-Aviano, consegnando il testo della Denuncia a Prefetture, Province e Comuni capoluogo delle città ove essi operano.

Contestualmente i denuncianti faranno circolare un invito a condividere il testo della Denuncia a cittadini ed associazioni sensibili.


Lo Staff stampa dei 22 denuncianti.
4.11.2023
Ringraziamo Oliver Turquet per aver ottenuto il testo di questo articolo.

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